La scrittura dell'Autore, sempre densa di richiami colti, raffinata da una ricerca in continua evoluzione, pur mantenendosi coerente alla sua personale e rigorosissima poetica, in questo libro si cimenta con la forma di una prosa poetica di rara essenzialità, sempre "in attesa della parola che non deve dire" , e dunque in continua sfida con l'indicibile, che significa assoggettare la parola a una tensione verso l'oltremondo. Da qui la natura meditativa della sua poesia che chiede al lettore il silenzio dell'ascolto, con la fiducia e la pazienza del "grano sotto la neve in Gennaio"