Palazzo Costabili, angolo del quadrivio
Claudio Gualandi
L’autore sceglie di rappresentare Palazzo Costabili da un punto di vista insolito. Nel disegno lo sguardo abbraccia il perimetro esterno che insiste sull’incrocio delle odierne vie Porta d’Amore e XX Settembre, mettendo in risalto l’incompiutezza dell’architettura i cui volumi disadorni non lasciano trapelare, al passante che non arrivi ad affacciarsi al cancello di ingresso, la presenza di tesori nascosti. L’austero contenitore è pensato come una scatola teatrale – tema sempre caro – dalla quale sale un telo scenografico con l’immagine dell’elegante loggiato del cortile d’onore, uno degli esempi tra i più belli del Rinascimento italiano. Si accendono i proiettori sulla rappresentazione, davanti al palazzo-palcoscenico è un brulicare di personaggi: tecnici alle prese con macchine sceniche e il pubblico in attesa di entrare per ammirare lo spettacolo.
Motivazione